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‘Vittoria’ di Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman, un film da non perdere, è tratto da una storia vera piena di speranza sull’esistenza di un’umanità dal grande cuore, al di là di quello che racconta la cronaca.
Una storia magistralmente interpretata dagli stessi protagonisti che sembrano tutti membri esperti della Comédie française.
Il film, già nella sezione Orizzonti Extra al Festival di Venezia e in sala dal 3 ottobre con Teodora, propone la storia di Jasmine (Marilena Amato), una donna semplice di quarant’anni totalmente realizzata.
Ha un marito (Gennaro Scarica) che la ama e tre figli maschi e ha anche un lavoro che le piace, la parrucchiera, nel suo salone di Torre Annunziata. Ma dopo la morte del padre, Jasmine inizia a fare un sogno ricorrente nel quale vede una bimba bionda gettarsi nelle sue braccia.
Capisce che qualcosa le manca e decide così, contro tutto e tutti, di voler adottare una bimba, anche disabile se occorre. Inizia così il difficile percorso di adozione internazionale, mettendo a rischio matrimonio e benessere della famiglia.
“È tutto vero quello che si vede – dice oggi al Nuovo Sacher Marilena Amato, titolare di un salone da parrucchiere in via Plinio a Torre Annunziata e interprete di se stessa in ‘Vittoria’ -. Avevo già fatto una piccola parte nel film Californie degli stessi registi, ma girare una storia vera e intima come questa non è stato facile e così ho pianto tanto. Sono felice per mia figlia Vittoria (ovvero la bambina che ha davvero adottato in Bielorussia) – aggiunge – perché saprà tutto quello che ho fatto per averla”.
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