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Partirà in autunno in Italia la campagna per promuovere il vaccino contro il virus respiratorio sinciziale, che causa pericolose bronchioliti nei bambini fino ai due anni di età. L’allarme è stato lanciato da tempo dai medici, dato che i casi di bronchioliti nei neonati, sommati a quelli dell’influenza, finiscono per intasare i reparti pediatrici degli ospedali. Sui vaccini però pesa un nuovo intoppo: il blocco deciso dal ministero della Salute per alcune Regioni del Sud.
L’On. Enzo Alaia repilca su questa decisione “Il blocco della somministrazione del vaccino contro la bronchiolite nelle regioni sottoposte a piano di rientro è una decisione inaccettabile e gravemente penalizzante per la salute dei nostri cittadini. La Campania, così come altre regioni, si trova già a dover affrontare notevoli difficoltà nel garantire adeguati livelli di assistenza sanitaria e privare la popolazione di un vaccino fondamentale per la prevenzione di una patologia grave come la bronchiolite è un ulteriore colpo che non possiamo permetterci. Mi auguro che non si tratti di un’anteprima di quella autonomia differenziata contro la quale ci stiamo opponendo e continueremo ad opporci con determinazione.
La bronchiolite è una patologia acuta che colpisce principalmente i neonati e i bambini piccoli, causando l’infiammazione dei piccoli bronchioli dei polmoni. Si tratta di una delle principali cause di ricovero ospedaliero nei primi anni di vita, soprattutto durante i mesi invernali e può comportare complicazioni gravi, specialmente nei bambini nati prematuri o con condizioni di salute preesistenti. In questo contesto, il vaccino contro la bronchiolite rappresenta un’arma fondamentale nella prevenzione di questa malattia.
E’ evidente che la decisione del Governo discrimina i cittadini in larga parte delle regioni del Sud, penalizzando in modo particolare i bambini e le famiglie più vulnerabili. La salute pubblica non può essere subordinata a mere logiche di bilancio o di contenimento della spesa. Al Ministero della Salute dovrebbero sapere bene che la prevenzione rappresenta un investimento, non un costo, e bloccare l’accesso a un vaccino essenziale rischia di danneggiare ancora il nostro sistema sanitario, con conseguenze ben più gravi e onerose sul lungo periodo.
Chiedo al Governo e al Ministero della Salute di riconsiderare immediatamente questa decisione, garantendo a tutte le regioni, senza distinzione, l’accesso a strumenti di prevenzione fondamentali come il vaccino contro la bronchiolite. La salute dei cittadini deve essere una priorità assoluta e non può essere sacrificata per esigenze di bilancio. Personalmente, anche in veste di presidente della Commissione Sanità sono pronto a fare la mia parte affinché questa ingiustizia venga sanata al più presto, sperando che questa decisione non sia uno dei primi effetti dell’Autonomia differenziata voluta dal Governo”.
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