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“Abbiamo letto la solidarietà di vari esponenti della politica nei confronti del direttore di Repubblica Maurizio Molinari e le accuse di comportamento antidemocratico che ci sono state rivolte: ci chiediamo cosa resti di democratico quando le forze dell’ordine strattonano e prendono per i capelli di ragazzi per non farli entrare in un luogo pubblico deputato alla formazione.
In Italia la democrazia è in uno stato necrotico”.
All’indomani dei fatti accaduti dinanzi all’Università Federico II di Napoli, dove la protesta pro Palestina ha impedito un dibattito con il direttore di Repubblica, gli studenti della Rete Studentesca, stamattina, hanno voluto dare, davanti alla facoltà di Ingegneria di Fuorigrotta, la loro versione dell’accaduto. “Ci meraviglia – dicono Giulia, Davide e Marta – che la stessa attenzione non sia stata data agli oltre 30mila morti palestinesi e alla distruzione di ospedali e università”. “Ieri, in occasione di quell’evento – sottolinea la Rete Studentesca per la Palestina di Napoli – è stata selezionata la platea non consentendo a tutti di parlare”. La Rete Studentesca rende noto di aver ricevuto la solidarietà dai ‘colleghi’ di Pisa. “L’ostacolo incontrato è stato lo stesso, – evidenziano Giulia, Davide e Marta – un plotone di forze dell’ordine: loro per strada noi in un luogo per la formazione. E ci chiediamo se, forse, lo stato necrotico della democrazia in questo Paese non sia riconducibile a chi ostacola con manganelli, schiaffi e calci la contestazione su un tema che riteniamo fondamentale, come il genocidio in Palestina, a vantaggio di chi ha molto spazio nell’informazione”.
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