23 Novembre 2024

Stato d’agitazione dei lavoratori di Asl Salerno e “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona”: il Nursind provinciale in prima linea per la difesa della maestranze della sanità pubblica

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Proclamazione dello stato d’agitazione dei lavoratori di Asl Salerno e Azienda ospedaliera universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi” di Salerno. Il Nursind provinciale si conferma in prima linea per le maestranze della sanità pubblica. Con due distinte comunicazioni, infatti, il segretario generale del sindacato, Biagio Tomasco, ha confermato la linea da seguire nei prossimi giorni.

Per quanto riguarda l’Asl, Tomasco è chiaro. “Ormai è forte il disagio lavorativo provato dai lavoratori dell’Asl Salerno a causa della mancata convocazione delle organizzazioni sindacali e della rappresentanza unitaria sindacale dell’Asl Salerno per la definizione del Piano delle pronte disponibilità e del sistema degli incarichi del personale di comparto. Come Nursind, avevamo già invitato l’Asl Salerno a convocare le parti stante la disposizione emanata dalla direzione generale per la Tutela della Salute ed il Coordinamento del Servizio sanitario regionale. Cosa che ad oggi non è avvenuta. Inoltre, avevamo invitato l’Asl Salerno a convocare le parti per la discussione generale sul sistema degli incarichi, ma anche questa situazione rimasta completamente senza alcun riscontro e/o osservazioni da parte dell’Asl Salerno. L’inerzia posta in essere dall’Azienda ha acuito ancor più la disaffezione dei lavoratori nei confronti del management aziendale, che in siffatta maniera ha disatteso completamente il dettato contrattuale venendo meno al principio dell’equilibrio del buon padre di famiglia costituzionalmente enunciato, provocando una perdita di chance per numerosi lavoratori che si sono visti comprimere, ingiustamente, le loro aspettative lavorative e di vita quotidiana. Per tali motivi, il Nursind proclama lo stato di agitazione di tutto il personale impegnato nell’ambito dell’Asl Salerno e prega il prefetto di Salerno di avviare il tentativo obbligatorio di conciliazione con l’Azienda, così come previsto dalla legge”, ha affermato Tomasco.

Pugno duro anche con l’Azienda “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona”. “Registriamo la mancata convocazione delle organizzazioni sindacali e della rappresentanza unitaria sindacale del “Ruggi” per la definizione del Piano delle pronte disponibilità e dell’applicazione dell’accordo del sistema degli incarichi del personale di comparto. Avevamo già invitato il “Ruggi” a convocare le parti stante la disposizione” emanata dalla Direzione generale per la Tutela della Salute ed il Coordinamento del Servizio sanitario regionale. Una cosa che ad oggi non è avvenuta. Inoltre, avevamo invitato il “Ruggi” a dare seguito all’accordo raggiunto tra le parti lo scorso 11 ottobre. Ma anche questo aspetto è rimasto completamente senza alcun riscontro e/o osservazioni da parte dell’Azienda “Ruggi”. L’inerzia posta in essere dall’Azienda ha acuito ancor più la disaffezione dei lavoratori nei confronti del management aziendale, che in siffatta maniera ha disatteso completamente il dettato contrattuale venendo meno al principio dell’equilibrio del buon padre di famiglia costituzionalmente enunciato, provocando una perdita di chance per numerosi lavoratori che si sono visti comprimere, ingiustamente, le loro aspettative lavorative e di vita quotidiana. Per tali motivi, come Nursind proclamiamo lo stato di agitazione di tutto il personale impegnato nell’ambito del Ruggi e chiediamo al prefetto di Salerno di esperire il tentativo obbligatorio di conciliazione, convocando con urgenza i vertici del “Ruggi” alla nostra presenza”.