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di Livio Spinolo – Ci sono partite che non sono come le altre, sono quelle che un tifoso vive con un pathos diverso, con brividi particolari, emozioni che si incollano dentro e non vanno più via come un tatuaggio sulla pelle. Parliamo del derby. Oggi va in scena la stracittadina della Capitale. E ogni fan di ciascuna delle due contendenti aprendo il cassetto dei ricordi scoprirà un gol, una giocata, un episodio. Come quello del 17 dicembre 2000, stagione dell’ultimo scudetto giallorosso, quando un autogol di Negro regalo’ i tre punti alla Roma. Più di due decenni sono trascorsi da quel tricolore e non sembra certamente questo l’anno buono per interrompere il digiuno ma per firmare un clamoroso sorpasso sui cugini quello sì e non sarebbe fatto da poco se si pensa che Ranieri aveva preso la squadra quando veleggiava lenta e stanca nelle acque torbide della bassa classifica e l’ha riportare in quelle decisamente migliori con vista sull’approdo Champions. Ai sostenitori biancocelesti se parli di derby verrà probabilmente in mente subito quello del 26 maggio 2013, giorno della finale di Coppa Italia: gara incerta decisa da Lulic in prossimità dei titoli di coda e festa per la conquista del trofeo che scattava per il popolo laziale. Ma anche un pareggio può essere ricordato, specie se ha una storia da raccontare e magari anche un campione da celebrare. Lui è Francesco Totti e l’11 gennaio in una stracittadina finita 2-2 il protagonista assoluto è stato proprio lui. Eh sì perché la Roma era sotto di due gol e lui subito a inizio ripresa riportò i suoi sotto, per mettere la firma anche sull’aggancio definitivo, grazie a un diagonale in acrobazia da posizione defilata che è entrato di diritto nella galleria delle reti più belle della storia del campionato. Un gesto tecnico di pura bellezza e dal grande peso specifico perché evita al popolo giallorosso l’onta della sconfitta e la filastrocca degli sfotto’ degli avversari, corollario del match che ogni tifoso vorrebbe evitare. E stasera cosa ci aspetta? Chi è neutrale semplicemente di divertirsi e assistere a una partita avvincente, chi tifa per gli uni o gli altri semplicemente di… vincere! Di certo non mancheranno le coreografie sugli spalti, degno e bellissimo contorno al confronto sul campo. Quando la passione trabocca di colori, luci, suoni l’atmosfera è di quelle che catturano, coinvolgono, stupiscono. Semplicemente è una atmosfera…..da derby!