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È questo l’appello che il candidato sindaco della coalizione “Scafati è il mio partito” ha rivolto ad un teatro San Pietro gremito. Oltre 600 persone hanno preso parte all’apertura della campagna elettorale del polo di forze civiche che sostengono la candidatura a sindaco di Corrado Scarlato. “La mia discesa dettata dal cuore – esordisce Scarlato, rispondendo alle domande poste da Max Giannini, noto speaker di radio Kiss Kiss, originario di Scafati – Non potevamo rimanere fermi a vedere la città scivolare ancora più in basso. C’era assenza non solo di uomini ma di idee e contenuti e questo deriva da due miei competitor entrambi sciolti. Questa città non deve ripartire, ma deve radicalmente cambiare. La sindachite non mi appartiene, sarò sempre Corrado”. Sei le liste della coalizione, sul palco i loro presentatori, Antonio Anacro per i Liberaldemocratici Scafati, Elio Cascone per Scarlato Sindaco, Marco Cucurachi per Scafati Viva, Peppino Fattoruso per Scafati nel cuore, Giuseppe Sicignano per il Polo Civico e Michele Raviotta per Scafati Libera Rinasce. “Bisogna considerare il fiume Sarno come un valore, non un disastro – risponde sul tema il candidato sindaco – mi sto già occupando di tale problematica, abbiamo proposto un Tavolo delle acque con sindaci, enti preposti e associazioni. Il problema però sarà risolto solo con progetto Grande Sarno, che ha subito un rallentamento dovuto a chi non ha dato il giusto impulso”. Occorre aprire una nuova stagione di investimenti, per frenare la fuga dei giovani e di investitori. “Chi decide di investire è visto come nemico – sottolinea Scarlato – dobbiamo far sì che siano incentivati. L’amministrazione creerà un connubio stretto con gli investitori, per non perdere finanziamenti”. Ambizioso e innovativo il progetto “Città green”. “Bisogna progettare una città ecosostenibile, aumentare la raccolta differenziata, riorganizzare l’Acse, potenziare sicurezza e pubblica illuminazione. Dare decoro e dignità alle nostre strade. La sicurezza passa per il potenziamento della videosorveglianza, la tenenza dei carabinieri, che pure svolgono un lavoro encomiabile, deve diventare Compagnia. Chiederemo anche un presidio di Pubblica Sicurezza”. La rivoluzione è soprattutto culturale, secondo il candidato sindaco Scarlato “bisogna partire dal basso, dare un nuovo senso civico a partire dalla sinergia con scuole e associazioni”. Il rilancio? “Saremo vicini a commercianti e investitori – aggiunge ancora Scarlato – daremo la possibilità di riaprire le attività commerciali, creare aree pedonali, introdurre politiche di sgravi fiscali. Il cittadino deve restare in città. Ai giovani la possibilità di creare start up per gli under 30. La nostra sarà una amministrazione trasparente, ma è necessario contributo di tutti, perché di tutti sarà la vittoria”. Due i sogni nel cassetto. “Vivere di nuovo gli albori degli anni passati, con gli scafatesi per strada entusiasti – ricorda Scarlato – e rivedere ospedale potenziato. Il pronto soccorso è stato chiuso quando la moglie di un mio competitor era alla guida della Regione Campania”. Da qui l’appello: “Chiedo un voto utile per la città, per un progetto innovativo, che garantisca stabilità e governabilità. Il futuro non passa per un ritorno al passato “.
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