Scafati – Ripetitori di telefonia mobile, Avagnano: “Come annunciato, nessun blocco, i lavori continuano”.

Purtroppo arriva la conferma che come avevo annunciato l’ordinanza del Sindaco di Scafati, la n.12 del 24 Marzo 2025, che serviva a bloccare l’installazione delle antenne e i ripetitori di telefonia mobile sul territorio, era una presa in giro. Un decreto del giudice amministrativo ne ha sospeso l’efficacia, pertanto i lavori sul territorio vanno avanti, soprattutto quelli per l’impianto di Via Terze.

“Verrà smontata e superata al primo ricorso…” queste le mie parole di qualche giorno fa su quella ordinanza e così è stato, ora auguriamoci solo che nel giudizio di merito non ci condanneranno anche a spese di giudizio.

La città sulla proliferazione di installazione di antenne ha bisogno di una regolamentazione adeguata alle esigenze delle nostre comunità, senza intaccare il diritto dei colossi della telefonia, non certo di ricorsi temerari a cui ci ha abituato spesso il nostro sindaco come per l’ospedale o contro l’Asl o l’Ente d’ambito sui rifiuti.

Ripeto che l’installazione sul territorio va regolata, va controllata nei suoi effetti sulla salute, va fermata la speculazione in atto da parte di privati nell’ acquisto di terreni, che in accordo con chi è della “materia” sa quali sono appetibili per l’ installazione da parte dei gestori, un mercato dove nessuno cerca di tutelare l’interesse pubblico.

In questi giorni in Commissione Ambiente e Bilancio
stiamo finalmente discutendo di un regolamento a firma del responsabile del settore Ambiente che ci ha ascoltato in varie sedute e a cui abbiamo dato degli spunti per questo regolamento.

Il regolamento non sarà la soluzione a tutti i problemi ma ha lo scopo di arginare l’installazione incontrollata, investire risorse sul controllo delle onde elettromagnetiche, sperando di avviare con i gestori di impianti un’ interlocuzione al fine di creare le condizioni dove la salute pubblica, le preoccupazioni dei cittadini, i controlli sull’inquinamento elettromagnetico e il diritto all’ installazione di telefonia vadano a convergere in un accordo che soddisfi i vari interessi. Abbiamo bisogno di norme chiare e non di atti di come questa ordinanza farlocca fermata dalla giustizia amministrativa.