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La sanità pubblica campana è di nuovo al centro di un acceso dibattito, ma è fondamentale fare chiarezza. In risposta alle dichiarazioni del consigliere regionale Aurelio Tommasetti, che ha richiesto le dimissioni del Direttore Generale dell’Azienda ospedaliera universitaria “Ruggi” citando gravi episodi di malasanità, il segretario provinciale del Nursind, Biagio Tomasco, interviene con fermezza.
«Non possiamo ignorare che i fatti riportati siano gravi e meritino l’attenzione dell’opinione pubblica», esordisce Tomasco. «Tuttavia, è doveroso spiegare che la radice di queste problematiche non risiede solo nella gestione attuale, ma affonda le sue radici in scelte politiche che hanno portato a un drastico taglio dei posti letto. Una decisione che ha contribuito a sovraccaricare i Pronto soccorso, con conseguenze devastanti per pazienti e operatori sanitari».
Il segretario generale del Nursind Salerno punta il dito contro una crisi sanitaria che viene da lontano: «Non dimentichiamo che il declino della sanità pubblica in Campania è iniziato con il Decreto Commissariale 49 del 2010. Da allora, si è assistito a un progressivo smantellamento del servizio pubblico a favore di quello privato. Questo dovrebbe essere al centro del dibattito, non strumentalizzazioni politiche fini a se stesse».
Tomasco respinge anche le accuse legate al guasto delle sale operatorie di Eboli, avvenuto nelle ultime ore: «Si è trattato di un problema tecnico temporaneo, che non ha impedito la gestione delle emergenze. Presentarlo come il simbolo di un sistema al collasso è un’interpretazione forzata e ingiusta».
Il segretario generale del Nursind provinciale non risparmia una riflessione sull’autonomia differenziata, tema caro alla parte politica di Tommasetti: «Un progetto che, se applicato, avrebbe colpito duramente la sanità pubblica del Mezzogiorno, Campania inclusa. È paradossale che chi sostiene questa visione oggi si erga a difensore del diritto alla salute».
«Le critiche sono necessarie e utili – conclude Tomasco – ma devono essere costruttive e accompagnate da proposte concrete. È troppo facile fare polemica senza guardare alle responsabilità collettive che hanno portato la sanità campana nella situazione in cui si trova. La popolazione ha capito che nessuno ha la bacchetta magica, ma servono impegno e trasparenza, non proclami vuoti».
Tomasco ribadisce, infine, la necessità di riportare al centro del dibattito il diritto costituzionale alla salute, invitando tutte le parti politiche a lavorare insieme per costruire un sistema sanitario che garantisca dignità e sicurezza a tutti i cittadini.