21 Novembre 2024

Primo maggio, ponte da “bollino rosso” per il traffico. Incombe il maltempo.

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È previsto traffico intenso nel ponte del primo maggio sia per le partenze verso le principali località di villeggiatura sia per i rientri. Su strade e autostrade, i flussi da “bollino rosso” sono attesi per la mattina di sabato 29 aprile e per il pomeriggio di lunedì 1 maggio. Atteso il pienone di turisti, con un superlavoro negli aeroporti, anche se come già successo a Pasqua il maltempo sembra pronto a guastare un po’ la festa.
Sul fronte traffico, si prevede che la fine del rientro possa interessare anche la mattinata di martedì 2 maggio. Per rendere più scorrevole la viabilità, domenica 30 aprile e lunedì 1 maggio i mezzi superiori alle 7,5t non potranno circolare nella fascia oraria compresa tra le 9 e le 22.
Secondo i calcoli di Confcommercio-Swg sono 8 milioni – a cui si potrebbero aggiungere 3,1 milioni di indecisi, soprattutto per il meteo – gli italiani che ne approfitteranno per un weekend lungo, se non addirittura per una vacanza di qualche giorno: 3 intervistati su 4 hanno, infatti, programmato solo una breve pausa, con uno o due pernottamenti al massimo a destinazione, ma c’è anche un 4% che si concede una settimana piena, con non meno di cinque notti passate fuori casa. Il raggio degli spostamenti è comunque piuttosto limitato, come di consueto per questa festività: un vacanziere su due resterà nelle immediate vicinanze del luogo di residenza, o comunque nella propria regione.
Sulle feste incombe però la minaccia del maltempo. Il dipartimento della Protezione Civile segnala che nella giornata di sabato 29 aprile inizierà a interrompersi la condizione di generale bel tempo che ha contraddistinto questa settimana, a causa dell’arrivo di correnti fresche in quota che daranno origine ad annuvolamenti sulle regioni italiane centro-settentrionali, con possibili precipitazioni sparse, specialmente sulle aree interne peninsulari centrali. Domenica 30 aprile l’alta pressione tenderà ad arretrare verso ovest, consentendo alle correnti fresche nord-occidentali di interessare più direttamente l’Italia.