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Finisce con una pacifica invasione di campo l’ultima giornata del campionato di serie A, che ha visto l’una contro l’altra i padroni di casa della Givova Scafati e gli ospiti della Germani Brescia. Il risultato finale di 92-88 ha premiato la compagine dell’Agro che, grazie ai due punti in palio, si è aggiudicata la permanenza nella massima categoria.
È stata una partita dalle mille facce: divertente, spettacolare ed avvincente nei primi venti minuti; tesa, nervosa e lenta nella prima parte del secondo tempo e poi completamente l’opposto nella parte finale, in cui la Givova Scafati, trascinata da un indemoniato Logan, ha avuto la capacità nell’ultimo periodo di ribaltare il -17 del terzo quarto, in una Beta Ricambi Arena gremita in ogni ordina di posto, che ha incitato fino alla fine i propri beniamini in campo, trascinandoli al successo.
Il capo allenatore Stefano Sacripanti: «Dovevo un favore a Nello Longobardi e gli avevo promesso che ci saremmo salvati e così è stato: credo molto nella gratitudine ed aver centrato questo obiettivo è per me motivo di orgoglio personale. Ringrazio, oltre alla proprietà, anche il mio staff ed in particolare Nicolai, che ha tenuto sempre un equilibrio ed una tranquillità importante pure nei momenti più delicati. Non ho mai lavorato così tanto come in questi mesi a Scafati, riuscendo a prendere in mano la squadra e averla consegnata ai giocatori. Nello spogliatoio ho avuto i complimenti dai giocatori, ma abbiamo vinto perché dopo il mio arrivo la squadra è diventata tutta loro ed oggi in campo si è visto. Ho sempre dato spazio a chi meritava, eliminando ogni tipo di gerarchia, ma sono stati i giocatori ad aver costituito un gruppo solido e a meritare questa salvezza. Quando poi giochi con un pubblico così, non ci sono limiti, neppure quando sei sotto di 17 punti. Sono felicissimo per questo risultato, arrivato al termine di una stagione in cui siamo stati sfortunatissimi per i vari infortuni che si sono alternati e per la modalità con cui abbiamo perso le sei partite delle undici sotto la mia gestione: ci è mancato un solo tiro contro Bologna, Treviso e Reggio Emilia e non era giusto che retrocedessimo. Siamo stati bravi tutti, ognuno ha contribuito a modo suo, anche se Logan ci ha dato una mano importante. Mi dispiace solo di non aver messo in campo Mian, ma credo che tutti si siano sentiti protagonisti e si siano sentiti valorizzati dal mio lavoro. Nessuno ci ha regalato niente, siamo andati contro tutta la sfortuna del mondo e tutto ciò rende ancor più piacevole il risultato conseguito».
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