19 Settembre 2024

Inchiesta Avellino: Primo giorno di libertà. Festa, commosso per gli attestati di affetto.

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Primo giorno di libertà, dopo cinque mesi trascorsi agli arresti domiciliari, per l’ex sindaco di Avellino, Gianluca Festa, in seguito alla sentenza della Corte di Cassazione che ha annullato, senza rinvio, le ordinanze di custodia cautelare nei suoi confronti emesse dai Gip del Tribunale di Avellino, su richiesta della Procura, il 18 aprile e il 10 luglio scorsi.

154 giorni trascorsi nella sua abitazione di via Scandone, dalla quale, con il permesso dei giudici, è uscito in sole due occasioni: per recarsi al seggio elettorale nelle elezioni amministrative del giugno scorso e per partecipare, come testimone, ad un matrimonio.
Di buon mattino, Festa è andato al bar del centro storico.
Numerosi gli attestati di affetto ricevuti dai cittadini che lo hanno incrociato: “Da oggi, di nuovo insieme a voi”, aveva postato nella tarda serata di ieri sul suo profilo social subito dopo aver ricevuto la notizia dell’accoglimento del ricorso presentato dai suoi difensori.

Con i giornalisti, Festa non è entrato nel merito della vicenda giudiziaria, parleranno domani mattina in conferenza stampa i suoi difensori, il penalista Luigi Petrillo, e il cassazionista Dario Vannetiello. L’ex sindaco, che per gli effetti dell’inchiesta “Dolce Vita” fu costretto alle dimissioni e a non partecipare alla campagna elettorale, che avrebbe poi visto la elezione a sindaco della sua vice, Laura Nargi, non ha nascosto la “commozione per gli attestati di affetto nei miei confronti”: “Sono sempre stato sereno ha poi aggiunto- certo che la giustizia finisca per prevalere”.