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Sempre avanti nel punteggio, mai seriamente in difficoltà nel corso dell’intera gara, la Givova Scafati si è resa protagonista di una gara impeccabile contro i campioni d’Italia della EA7 Emporio Armani Milano, battuta 62-52 in una Beta Ricambi Arena PalaMangano gremita in ogni ordine di posto.
Aver retto la lotta a rimbalzo, ridotto il numero di palle perse, tirato con il 55% da tre punti e servito 15 assist è servito agli scafatesi vincere l’incontro dinanzi ai 3.200 tifosi sugli spalti ed incamerare i due punti in palio.
Ciò che ha maggiormente impressionato in positivo è stata la compattezza e la solidità con cui la squadra ha affrontato la sfida, nonché la maniera accorta ed oculata in cui ha saputo gestire i vari possessi ed il vantaggio accumulato, nonostante la veemenza con cui le “scarpette rosse” hanno provato a rientrare nella seconda parte di gara, facendo leva sulla superiore fisicità ed esperienza.
Il capo allenatore Stefano “Pino” Sacripanti: «Al di là della vittoria, abbiamo giocato una buonissima pallacanestro, facendo tutto quello che avevamo preparato nel corso della settimana. Non dovevamo alzare troppo i possessi, perché sarebbe stato interpretato come un segnale di debolezza e di paura. Abbiamo
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invece fatto contropiede primario ogni qual volta si è profilata occasione e poi siamo andati avanti nei giochi ogni volta con un giocatore diverso. Abbiamo attaccato bene Mirotic, cercando di farlo correre. Per i primi 25 minuti ci è andata bene, poi abbiamo subito la fisicità di Milano, facendo qualche giro a vuoto, subendo i loro cambi difensivi. Sono stati determinanti gli ultimi venti secondi del terzo quarto in cui siamo passati dal +5 al +10 e poi bravissimi nell’ultimo quarto a gestire. Ognuno ha dato il suo contributo. Noi che siamo una squadra prevalentemente offensiva, abbiamo tenuto Milano a 68 punti, gestendo diversamente il numero dei possessi ed avendo un piano partita ben chiaro. Pur giocando così, avremmo però comunque potuto perdere, per il talento immenso e la fisicità clamorosa che ha Milano. Sono state contenute le palle perse e i loro rimbalzi in attacco: sono queste le due cose su cui ho fortemente battuto in settimana con i ragazzi. Quando abbiamo perso in casa contro Cremona sembrava che avessimo buttato via chissà che cosa, ma poi la Vanoli ha vinto contro la Virtus Bologna e nelle ultime quattro partite ne ha vinte tre, anche se contro di noi ci sono voluti due supplementari: segnale questo che la squadra sta prendendo coscienza di quello che è e di quello che deve dare. Ci sono partite in cui ci sono determinati protagonisti e partite in cui ce ne sono altri: questa squadra può vantare varie soluzioni che, a seconda dell’avversario, vengono fuori e non è dipendente da soli due giocatori. Infine, voglio ringraziare il pubblico, perché alla fine ci ha trascinato verso quel successo che ci siamo meritati davvero tutti».
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