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Ritorna al successo la Givova Scafati che, tra le mura amiche della Beta Ricambi Arena PalaMangano, ha superato della Nutribullet Treviso per 95-93 nella diciottesima giornata del campionato di serie A.
Ma quanta fatica per capitan Rossato e soci, che, avanti di 19 punti al termine della terza frazione, hanno concesso agli avversari la possibilità di rientrare in partita e di giocare le ultime azioni con la possibilità di conquistare il successo in esterna.
Sempre avanti nel punteggio, sin dalla palla a due, la compagine dell’Agro ha domato l’avversario, per oltre tre quarti di gara, con una difesa accorta ed un attacco ordinato e lucido, che ha trovato in Gerald Robinson e nel connazionale Pinkins le sue principali bocche da fuoco, a cui si sono aggiunti anche Rivers e Gentile, autori di una prova convincente.
Il capo allenatore Matteo Boniciolli: «Da qui alla fine della stagione, ogni squadra lotterà per un obiettivo: chi per la salvezza, chi per i playoff, chi per una posizione migliore, chi per farsi rinnovare il contratto dalla società in cui gioca; per cui ogni partita sarà come questa di oggi. Qualche anno fa ero a vedere le Final Four ad Istanbul e assistetti ad una partita simile tra CSKA Mosca e Olimpyakos: una sfida di un livello clamorosamente superiore a questa odierna, eppure, anche a quei livelli, è accaduto. Mi è successoanche quando ero alla Virtus Bologna: nonostante precise indicazioni fornite ad un playmaker di grande esperienza come Boykins in un time-out, la sua non corretta esecuzione ci fece perdere una partita importante proprio contro Treviso, cosa che può capitare quando i giocatori sono sottoposti ad un incredibile stress fisico ed emotivo. A trent’anni mi sarei incazzato come una biscia, adesso so che può succedere. Ma devo ammettere che, ai punti, la nostra vittoria sia indiscutibile: siamo stati avanti dal 2-0 fino alla fine. Siamo a nove vinte e nove perse, ma ho le idee chiare, so bene qual è il nostro problema, che non posso dichiarare ma che voglio provare a superare, almeno parzialmente, durante la pausa. Non sottolineerei troppo la qualità della vittoria e penserei piuttosto alla prossima partita contro Pesaro. Voglio infine ringraziare il pubblico perché, nel finale di gara, non ci ha fischiato come sarebbe potuto accadere in qualche altra piazza, anzi ha continuato ad incitarci ed il rimbalzo e canestro finale di Gentile è la sintesi di questo».
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