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Per almeno un mese, quello della campagna elettorale, i rapporti gerarchici saranno azzerati tra Fabio Della Marra, vice comandante della Stazione dei carabinieri di Ariano Irpino, in provincia di Avellino, e il brigadiere capo Felice Mario Russo, in servizio presso lo stesso comando.
L’8 e il 9 giugno prossimi si contenderanno i voti dei quasi 1.300 elettori di Savignano Irpino, che da 700 metri di altezza domina la Valle del Cervaro, ad un passo dalla provincia di Foggia e a meno di dieci chilometri dalla caserma in cui entrambi prestano servizio.
Della Marra, 52 anni, originario di Penne, in provincia di Pescara, è stato sindaco negli ultimi dieci anni sostenuto anche da Russo, 58 anni originario di Foggia, consigliere comunale della sua maggioranza.
Le strade si sono divise in questa tornata elettorale per divergenze sulla composizione della lista e dei futuri assessori. Della Marra non drammatizza: “Siamo in democrazia, ognuno ha diritto a mettersi in gioco”, dice rivolto a Russo di cui è stato comandante fino allo scorso 25 aprile.
Da escludere confronti al calore bianco tra i due sfidanti.
“Le divisioni politiche -sottolinea Della Marra- non possono farci dimenticare la divisa che indossiamo”. Ma anche perché sul tema che ha recentemente diviso il consiglio comunale e la comunità, sono entrambi d’accordo: il programmato impianto per la trasformazione dei fanghi in compost provenienti dalle aziende agro-alimentari non si farà nel comune che dal 2016 è a buon diritto inserito nel circuito dei Borghi più belli d’Italia.
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