5 Febbraio 2025

De Luca, il Pd non mi vuole perché sono un uomo libero: ‘Vado avanti per la mia strada, lo dico da un anno’.

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“Vado avanti per la mia strada, lo sto dicendo da un anno”. Il governatore campano Vincenzo De Luca torna sulla questione del terzo mandato ribadendo gli attacchi al Pd, tacciato di “ipocrisia e fariseismo”.
“Nel nostro partito parlano tra di loro una ventina di capi corrente, paragonabili al Pcus di Breznev oppure alle idee di Kim Jong-un. Sono autoreferenziali quanto presuntuosi”.
Intervenendo a Napoli alla presentazione del libro Photoansa, De Luca punta l’indice su altre candidature dei dem. “In Liguria hanno scelto Orlando che sta da venti anni in Parlamento, ha fatto tre volte il ministro, lì non c’erano problemi? Decaro è stato per dieci anni il sindaco di Bari, poi europarlamentare e viene candidato a presidente della Puglia? Altro che terzo mandato, è una grande manfrina, una aggressione a un uomo libero che non ha mai fatto parte di gruppi e sottogruppi. Io penso a lavorare, gli altri costruiscono le tribù e i percorsi per candidarsi in Parlamento la prossima volta”.
Poi De Luca cita Goethe: “Diceva che non c’è nulla di più terribile di una ignoranza attiva, il Pd è un luogo speciale da questo punto di vista. Tutti strologano sulla Campania ma nessuno viene qui 24 ore per rendersi conto della situazione e nessuno ha chiamato per informarsi della realtà campana, parlano a ‘capocchia’. Il problema qui è chi sia in grado di fare le cose e completare l’immane lavoro avviato, non possiamo tornare a uno vale uno”.
E ancora: “Una forza di opposizione seria avrebbe dovuto fare battaglia contro il governo per aver impugnato solo la legge della Campania. I consiglieri regionali della maggioranza hanno spinto per farlo anche qui, visto che non era stato impugnato il testo approvato dal Piemonte un anno e mezzo fa, e Zaia è andato avanti senza che il governo o il Pd dicessero nulla. La Campania approva la legge, e l’ultimo giorno utile il Governo la impugna? Vergogna al governo e all’opposizione, si è calpestato il principio della legge uguale per tutti”, conclude.