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Non è soltanto una questione di posizioni personali o presunti conflitti d’interesse. La vicenda che coinvolge Walter Longanella, direttore di presidio del “Ruggi”, è solo l’ultima spia di un sistema che, nella principale Azienda ospedaliera salernitana, sta generando sfiducia e sospetti crescenti tra i cittadini.
“Non è accettabile – dichiara Mario Polichetti, responsabile nazionale del Dipartimento Salute dell’Udc – che un direttore si trinceri dietro il silenzio mentre emergono ombre gravi sulla gestione e sull’opportunità delle sue relazioni familiari nell’ambito sanitario. Se si tratta di accuse infondate, lo dica chiaramente e denunci chi sta tentando di infangarne la figura. In caso contrario, abbia il coraggio di fare un passo indietro e dimettersi”.
Ma l’attenzione non può concentrarsi solo su un singolo nome. “Longanella – prosegue Polichetti – è la punta di un iceberg che coinvolge anche altri professionisti al “Ruggi”. In questa Azienda esistono legami familiari con società private che offrono prestazioni sanitarie, creando un cortocircuito pericoloso tra pubblico e privato. La Regione Campania deve intervenire con decisione e verificare se siano in corso conflitti d’interesse, favoritismi o dinamiche che vanno a scapito dell’equità e dell’efficienza del sistema sanitario pubblico”.
Infine, Polichetti sottolinea un altro aspetto che alimenta il malcontento dell’utenza: “Non è più tollerabile che negli ambulatori dell’Azienda si debba attendere settimane o mesi per una visita, salvo poi scoprire che lo stesso medico è disponibile nel giro di pochi giorni a pagamento. Questo meccanismo mina profondamente la fiducia nella sanità pubblica. I cittadini meritano trasparenza, tempi certi e giustizia sociale nell’accesso alle cure”.