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Domenica 10 novembre al Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa di Napoli si è svolta la premiere dello short film con protagonista Alessandro Coccoli. È stato l’Abruzzo a primeggiare il contest internazionale “Viaggio in treno”, che ha visto la partecipazione di 160 opere provenienti da oltre 30 Paesi di tutto il mondo.
Lo short film “Cicale” diretto dall’aquilano Francesco Paolucci con protagonista Alessandro Coccoli (coautore anche della sceneggiatura) ha vinto il contest “Viaggio in treno”, sezione di “M2 Filming Experience – Mezzogiorno e Mediterraneo”, spin off del Premio Penisola Sorrentina verso il trentennale con il patrocinio della Fondazione Ferrovie dello Stato Italiane.
Domenica 10 novembre è avvenuta la premiere dello short film presso il Museo Nazionale Ferroviario di Pietarsa, alla presenza del regista.
Alla serata esclusiva, organizzata in un luogo simbolo delle Ferrovie italiane (che sorge lì dove correva l’antica strada ferrata della prima linea ferroviaria italiana Napoli-Portici inaugurata nel 1839), sono intervenuti il Direttore generale del Museo di Pietrarsa Oreste Orvitti; l’ideatore del progetto e direttore del Premio Penisola Sorrentina® Mario Esposito; il Direttore del Dipartimento di Scienze Politiche della Università Vanvitelli Francesco d’Ippolito; il Presidente del Cartastorie Fondazione Banco di Napoli Marcello D’Aponte e il direttore artistico di ETT spa Adele Magnelli. Conclusioni affidate al regista Paolucci e al Responsabile Infrastrutture di Fondazione F.S. Sabato Gargiulo.
Il cortometraggio “Cicale” è stato selezionato come vincitore dagli studenti del Master universitario in turismo sostenibile e comunicazione della bellezza e dai dottorandi del Dipartimento di Scienze Politiche della Unicampania Vanvitelli su una rosa di finalisti individuata da una giuria tecnica di qualità.
La challenge “Viaggio in treno” ha esaltato il binomio che esiste tra il cinema e il mezzo ferroviario (“L’arrivo di un treno alla stazione di La Ciotat” di Auguste e Louis Lumiere per convenzione viene citato tra le opere prime del cinema) e ha posto l’accento sul valore semantico e poetico delle stazioni ferroviarie che costituiscono, contemporaneamente, strutture urbane, nodi strategici, servizi, spazi pubblici e soggettivi, luoghi di interazione sociale e di vita privata.
“Cicale” è la storia di due fratelli che ruota attorno ad una eredità e al loro ritrovarsi dopo anni proprio in una vecchia e dismessa stazione ferroviaria per la lettura del testamento. Sono trascorsi vent’anni dall’ultima volta che i protagonisti, Daniele e Claudia Bresson, si sono visti e il tempo, sospeso, sembra riprendere il suo corso naturale solo incrociando il loro sguardo.
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