24 Aprile 2025

Castellammare di Stabia, svolta sull’ex Casa del Fascio: firmata la mediazione, il Comune torna in possesso dell’edificio

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È stato finalmente raggiunto l’accordo: il Comune di Castellammare di Stabia, grazie a un’intesa con l’ATI “V.G. srl – I. srl” siglata in sede di mediazione, torna ufficialmente in possesso dell’ex Casa del Fascio. Una vicenda lunga e complessa quella che ha riguardato la struttura situata in pieno centro, sul lungomare stabiese. Spazi che dovevano essere destinati ad una biblioteca comunale a servizio degli studenti della città si sono trasformati, col passare del tempo, in un simbolo di degrado e contenzioso, rappresentando per anni l’immobilismo burocratico cittadino.

I lavori di restauro sarebbero dovuti terminare nel 2015. Tuttavia, un contenzioso tra il Comune e la ditta appaltatrice ne ha provocato il blocco, lasciando il cantiere completo all’80%. Uno stop che si è protratto fino a oggi.

L’accordo di mediazione sottoscritto tra le parti rappresenta una svolta storica, resa possibile grazie all’impegno e alla determinazione della Giunta guidata dal Sindaco Luigi Vicinanza, che ha scelto la strada del dialogo per chiudere un contenzioso decennale e restituire alla comunità un immobile di grande valore storico e urbano.

“Parliamo di un cantiere fermo da anni, proprio nel cuore del lungomare stabiese. Un simbolo di degrado che ora, grazie a questa mediazione, può tornare a vivere ed essere restituito alla città. È un passo nel percorso di rigenerazione urbana che stiamo portando avanti. Dimostriamo così come l’impegno politico possa risolvere anche le situazioni più ingarbugliate” – ha dichiarato il Sindaco Luigi Vicinanza.

“È un risultato che premia il lavoro serio e concreto di questa amministrazione. Oggi finalmente liberiamo l’ex Casa del Fascio. Con questo accordo mettiamo fine a un contenzioso annoso, che ci permetterà di tornare in possesso del bene e avviare l’iter per riprendere finalmente l’opera, restituendo nuova vita a un luogo simbolico della storia della nostra città. Quell’edificio ha ospitato nel corso degli anni la Camera del Lavoro, è stato sede del movimento ‘Uomo Qualunque’, del Fronte della Gioventù Comunista, prima di diventare biblioteca intitolata a Gaetano Filangieri”, ha aggiunto il vicesindaco e assessore ai Lavori Pubblici, Giuseppe Di Capua, che ha seguito passo passo l’evolversi della vicenda.

L’accordo prevede un impegno economico di 170mila euro, oltre IVA, coperto con fondi vincolati già disponibili nelle casse dell’Ente. Permetterà al Comune di riavviare l’iter per la riqualificazione dell’edificio, oggi finalmente libero da vincoli giudiziari. La transazione è stata riconosciuta come uno strumento efficace per tutelare l’interesse pubblico, garantendo efficienza e economicità all’azione amministrativa, e salvaguardando il finanziamento già concesso per la realizzazione dell’opera.

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