1 Aprile 2025

Carlo Verdone e Claudia Gerini a Bari per 30 anni cult di Viaggi di Nozze.

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Quarantasette anni di carriera e un anniversario, quello dei 30 anni di ‘Viaggi di nozze’, festeggiati in un teatro Petruzzelli gremito. Carlo Verdone, a cui va il premio ‘Arte del cinema’ assegnato al Bif&st, è salito sul palco con la sua musa Claudia Gerini per raccontare, fra gag, ricordi e battute, un film “rimasto nell’immaginario, ancora attuale e in grado di anticipare tanti temi”.
“Un viaggio bellissimo, diventato un viaggio di amore verso il pubblico”, le parole di Gerini. Nel ripercorrere quell’esperienza, Verdone sottolinea più volte il legame speciale con l’attrice, nato su quel set e proseguito con un sodalizio fortissimo.
“Vorrei essere ricordato come il regista che amava le sue attrici e le sapeva esaltare – spiega al pubblico, fra gli applausi -. Essendo nato in una famiglia matriarcale, devo tutto alle donne. Ho più amiche donne che uomini, trovo le donne più interessanti, più sensibili, più irrazionali”.
L’incontro con il pubblico del Bif&st è anche l’occasione per fare il bilancio di una carriera infinita: “Quando ho iniziato a girare film – ammette Verdone – non pensavo di poter durare così tanto, mi stavo preparando già un piano B. Invece sono arrivato a 47 anni di lavoro grazie all’affetto del pubblico”.
Immancabile anche un pensiero per amici e colleghi che non ci sono più. “Mi dispiace aver perso per strada persone come Massimo Troisi e Francesco Nuti – prosegue commosso -. Massimo lo immagino come un grande attore di teatro, anche drammatico, sarebbe stato un fuoriclasse”.
Fra aneddoti e ricordi, l’incontro al Petruzzelli è un viaggio nella storia di un film e di un legame artistico diventato amicizia. “Con Viaggi di nozze ho cercato di raccontare la realtà che vedevo, il vuoto pneumatico – dice Verdone – il degrado, il disfacimento”. Come con i personaggi di Ivano e Gessica, “ho raccontato il vuoto di una coppia, ‘o famo strano’ e ‘so stanca’, quel tentativo di andare avanti consumando tutto e subito. In tutto il film Ivano e Gessica dicono in totale 18 frasi perché non hanno argomenti”. Gerini, scoperta dal grande pubblico proprio nei panni di Gessica, sintetizza così la profondissima amicizia con Verdone: “Fra di noi c’è una cosa inspiegabile, una magia, una chimica attoriale.
Sul set diventiamo una coppia. Per me esiste una vita prima di Viaggi di nozze e una dopo, ho capito dopo quel film che potevo essere un’attrice brillante, addirittura comica, che potevo recitare con un attore di tale levatura”.
C’è anche spazio per qualche retroscena: “Con Viaggi di nozze le risate più grosse ve le siete fatte con intuizioni nate al momento – ha confidato l’attore -. Molte scene ci abbiamo messo il doppio del tempo a girarle perché ci veniva da ridere. E’ stata la cosa più bella”. Arriva anche qualche immancabile battuta: “Carlo ha la capacità di anticipare le cose” dice Gerini, “vedete cosa è successo con Lucio Corsi – le fa eco lui – l’ho scoperto io con Vita da Carlo”. Poi il gran finale: “Dopo 30 anni siamo sempre strani”, ammette Gerini. La verità, conclude Verdone, “è che più vado vado avanti più vedo che è la gente a essere strana”

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