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Bella e travolgente, la Scafatese riesce a mettere subito una pietra sulla sconfitta interna di domenica scorsa e si impone nettamente per 0-3 al Gallucci di Solofra. Mister Muro recupera Solombrino dal primo minuto e poi punta inizialmente sul 4-3-3 con la coppia Trezza-Esposito centrale, Masullo e Gautieri terzini, centrocampo composto da Cavaliere, Viscovich e Angelino e tridente offensivo con Siciliano, Tedesco e Arciello.
Dall’altro lato mister Rapolo, che proprio contro la Scafatese aveva messo a segno lo scorso anno l’ultimo gol della sua carriera da calciatore, schiera invece il suo Solofra con un 4-4-2 a trazione offensiva, con Menichino pronto a farsi vedere sulla linea degli attaccanti in fase di possesso.
Pronti-via e la Scafatese sblocca subito il risultato: lancio col contagiri di Solombrino per Siciliano sulla sinistra, aggancio magnetico dell’esterno giallobleu e cross nella zona di Tedesco, sponda volante per Arciello che di testa non perdona e sigla lo 0-1. “Tutto molto bello” avrebbe commentato Bruno Pizzul.
Passano solo 120 secondi e dall’altro lato del campo arriva uno dei tanti sliding door del match: un pallone toccato con un braccio da un esponente della difesa canarina costringe il direttore di gara a decretare il penalty, ma dal dischetto Somma spara altissimo. Il rigore sbagliato è una tegola psicologica per i padroni di casa mentre gli ospiti continuano invece a macinare gioco e si rendono pericolosi con il sinistro di Tedesco al 14′ e con la testata di Esposito bloccata sulla linea al 19′.
L’occasionissima per il raddoppio arriva al 32′ quando Siciliano imbecca Tedesco che colpisce a botta sicura ma Barone riesce a rispondere con un colpo di reni, mentre proprio Siciliano che aveva propiziato l’azione resta a terra dolorante ed è costretto a lasciare il terreno di gioco per Labriola.
Nella ripresa i padroni di casa provano ad alzare il baricentro nel tentativo di rimettere in piedi il match e allora Muro capisce che è il momento di ridisegnare la sua squadra e inserisce nella mischia Pagano per Arciello, passando di fatto al 3-5-2; il cambio dà subito i suoi frutti al minuto numero 55 quando Tedesco apre sulla destra, uno scatenato Gautieri crea scompiglio tra le fila solofrane e serve al centro un cioccolatino che Labriola scarta con la precisione dei grandi bomber siglando il raddoppio.
Piovono applausi dalle tribune ma sono solo un antipasto per lo spettacolo puro che Tedesco imbastisce al 65′: il numero 10 prende palla alla linea di centrocampo e non la lascia mai più fino a quando non la appoggia in rete, ma nel frattempo dribbla tre uomini in maglia bianca ed elude anche l’intervento dell’estremo difensore, mostrando capacità tecniche da categoria superiore e doti balistiche degne del miglior illusionista.
Il Solofra non riesce più a rialzare la cresta e la Scafatese sfiora anche il poker con due ripartenze fulminee, la prima con Labriola che propizia la traversa colpita ancora dal mancino di Tedesco e la seconda orchestrata da Masullo in versione locomotiva sulla sinistra e conclusa con il tocco di Gautieri che chiama agli straordinari Barone
Il triplice fischio finale premia una Scafatese energica, intelligente e bella da vedere; i canarini scenderanno nuovamente in campo mercoledì per l’andata dei quarti di Coppa Italia in casa del Real Forio.
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