20 Settembre 2024

Ariano Irpino, presunto caso di intossicazione alimentare. Parla l’Avvocato della struttura.

Getting your Trinity Audio player ready...

La nota dell’Avvocato Guerino Gazzella, difensore del titolare del locale di Ariano Irpino, ove si sarebbe verificata la presunta intossicazione alimentare:
“La mia assistita, prima di ogni altra cosa, intende formulare, mio tramite, il più sentito cordoglio alla famiglia della sig.ra Gerardina Corsano. Esprime la più solidale vicinanza al sig. Angelo Meninno, per il quale spera vivamente che, quanto prima, possa ritornare a casa.
È necessario precisare che, immediatamente, la mia assistita si è resa disponibile a collaborare con le forze di polizia giudiziaria che, in questo momento, stanno svolgendo tutte le indagini del caso. A tal proposito ci tiene a evidenziare che i prodotti oggetto dei controlli sono stati utilizzati da numerosi altri utenti della struttura e anche dalla stessa famiglia del titolare, senza determinare alcun problema. Per questo, confidiamo vivamente negli accertamenti giudiziari in corso, affinché, possa emergere, chiaramente, la verità.
Manifesto il mio personale cordoglio alla famiglia della vittima e vicinanza al marito, oggi ricoverato in ospedale. Attendiamo gli esiti delle indagini in corso e, allo stesso  tempo, abbiamo intrapreso tutte le opportune e necessarie attività difensive utili a tutelare la mia assistita.”
IL FATTO: Dolori lancinanti all’addome, spasmi e vomito: questi i sintomi accusati da entrambi coniugi dopo il rientro a casa dalla visita in ospedale. I terribile dolori li hanno spinti a tornare nuovamente nel nosocomio irpino. Questa volta sono stati ricoverati d’urgenza, ma, nonostante i tentativi di rianimarla, la donna è morta in seguito al ricovero. Angelo Meninno è invece ricoverato e tenuto sotto osservazione. Secondo i primi accertamenti, la causa della gravissima intossicazione alimentare potrebbe essere la presenza di botulino all’interno del condimento. Il botulino è una tossina che può essere ingerita attraverso alimenti contaminati, e spessosi annida proprio in produzioni artigianali sott’olio.