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Producevano pericolosi fuochi di artificio in fabbriche clandestine: è l’accusa contestata a due uomini di 48 e 43 anni residenti a Sparanise (Caserta) e Giugliano in Campania (Napoli), arrestate e condotte ai domiciliari dai carabinieri su ordine del gip del tribunale di Santa Maria Capua Vetere.
I laboratori, hanno scoperto i carabinieri della compagnia di Capua, coordinati dalla procura sammaritana guidata da Pierpaolo Bruni, erano situati a Calvi Risorta e Francolise, e avrebbero prodotto, tra maggio e luglio dello scorso anno, oltre 13 tonnellate di fuochi per un valore di 4 milioni di euro. I titolari dei laboratori avrebbero usato manovalanza occasionale e in alcun modo formata.