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Il consiglio comunale di ieri ha chiarito in modo evidente le diverse posizioni e, soprattutto, ha messo in luce chi, pur di mantenere la propria poltrona, è disposto a sacrificare anche principi fondamentali, ritrattando anche la propria firma su un documento così importante come la mozione di sfiducia.
Il risultato che ne è uscito, purtroppo, sancisce in modo inequivocabile una realtà: il Sindaco non ha più la maggioranza che lo aveva eletto. Senza dubbio riuscirà a barcamenarsi ancora per un altro pò di tempo, magari distribuendo qualche contentino, ma come già successo in passato con l’ex sindaco Salvati (d’altronde gli attori sono gli stessi) alla lunga chi è abituato al ricatto non si accontenterà e continuerà a tirare quest’amministrazione per la giacca e non solo. Questa è solo la prima di una lunga serie di diatribe che logoreranno ancora di più la città.
I ricatti e le nefandezze che hanno caratterizzato questi primi due anni di amministrazione (vedi anche le dichiarazioni molto gravi del consigliere Avagnano), nonostante i post ad effetto sui social, continuano ad essere il loro modo di gestire la città.
È sotto gli occhi di tutti che questo governo cittadino, anziché rispondere alle esigenze concrete dei cittadini e delle famiglie, ha preferito alimentare un clima di insoddisfazione e disorientamento.
Noi, però, non ci arrendiamo. Continueremo a lavorare con serietà e determinazione per costruire una vera alternativa a questa amministrazione. Non basteranno alcune notti bianche o qualche strada riasfaltata a mascherare la realtà. Se tra tre anni il bilancio di questa amministrazione sarà quello che oggi appare, non ci sarà brochure o comunicato che potrà salvare un Sindaco che ha perso già da ieri la fiducia di chi l’ha sostenuto.
La responsabilità verso i cittadini deve essere prioritaria. La politica deve tornare a parlare di sostanza, non di opportunismo.
