23 Novembre 2024

Serie A, chiuso il calciomercato: le pagelle delle big. A cura di Livio Spinolo

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di Livio Spinolo.
Dopo un’estate di chiacchiere, previsioni, fantasie, il calciomercato chiude e si apre il tempo dei bilanci. Quelli sulla carta, perché poi gli unici che contano arriveranno dall’unico giudice inappellabile: il campo. Da cui attendiamo conferme o smentite alle pagelle che proviamo a compilare per le big.

Atalanta, voto 8. La telenovela Koopmeiners si chiude in zona Cesarini, ma senza sorprese: l’olandese sarà bianconero come sembrava scritto da mesi, c’è stato un po’ di tira e molla sul prezzo ma alla fine la Dea perde effettivamente uno dei suoi pezzi migliori. Però i tifosi hanno di che consolarsi: sono arrivati nomi di livello che vanno a rafforzare una rosa già ampiamente competitiva dopo il trionfo in Europa League della passata stagione. Zaniolo ha talento, ancora parzialmente inespresso: se Gasp saprà valorizzarlo, come quasi sempre riesce a fare con profili di questo tipo, i nerazzurri potranno contare su un importante valore aggiunto. Peraltro il mercato in entrata non si ferma all’ex-Roma: Retegui si è già messo in mostra nelle prime uscite ufficiali, Samardzic e Bellanova sono rinforzi di qualità a puntellare rispettivamente la mediana e la fascia.

Fiorentina, voto 6,5. I giornali dovrebbero fare un monumento ai Viola… Solo per parlare del loro mercato una pagina al giorno era garantita! Eh sì perché in entrata e in uscita è davvero successo di tutto e di più. Il voto vuole essere una ventata di ottimismo, in scia a quello generato dall’accesso alla Conference League, ancorche’ troppo stentato contro un avversario dalla cifra tecnica modesta come il Puskas Akademia, che si sarebbe dovuto superare senza il brivido della roulette dei rigori. Fra i giocatori che lasciano il club spiccano i nomi di Bonaventura, Gonzalez, Nzola, Milenkovic…e sono solo alcuni dei tagli estivi. Però, di contro, pare davvero un grande colpo di mercato quello che ha portato a Firenze Gudmundsson, l’islandese dal dribbling ubriacante che ha incantato al Genoa nella scorsa stagione. Come last minute ecco poi Gosens, che tutti ricordiamo per le sue stagioni eccellenti a Bergamo, occorre però vedere se il livello sarà ancora quello. Ma poi ci sono la fantasia di Colpani, lo strapotere fisico di Kean, smanioso di trasformarsi finalmente da crisalide in farfalla. E tanti altri, pertanto al neo allenatore gigliato devono arrivare i nostri auguri per un buon lavoro, che non si preannuncia facile con tutti questi movimenti.

Inter, voto 7. Qualcuno storcera’ il naso nel leggere questo voto perché in fondo i titolari, almeno sulla carta, sono gli stessi dell’anno scorso. Ma già il fatto di aver trattenuto tutti i gioielli è aspetto non secondario. A cui aggiungiamo gli arrivi di Palacios, Zielinski e Taremi, tre elementi che rinfoltiscono la rosa, aggiungendo qualità: quello che probabilmente serviva, visto che nella passata stagione la squadra era andata in difficoltà quando la Champions entrò nel vivo e sarebbe servita una panchina più lunga per affrontare tutte le sfide al top e non in debito di ossigeno.

Juventus, voto 7. Anno zero, quello di Thiago Motta, quello della rivoluzione copernicana, dal “risultatismo” al “giochismo”. Per metterla in atto anche il mercato si è dovuto allineare con moltissimi movimenti. Soule’ era un giovane di prospettiva e forse avrebbe meritato una chance, Chiesa ha numeri importanti ma non riesce a garantire quella continuità di rendimento che probabilmente alla Continassa chiedevano. Rabiot era stato uno dei migliori dell’ultima stagione e la sua partenza non è stata ben digerita dalla maggioranza dei tifosi. Però Nico Gonzalez in arrivo dalla Fiorentina può dare tanto sia come esterno che come trequartista e Koopmeiners è il fiore all’occhiello della campagna acquisti, con l’auspicio che possa confermare i numeri top a livello realizzativo e in termini di assist dell’ultima stagione. Douglas Luiz, Khepren Thuram, Cabal e Di Gregorio sono probabili titolari o comunque in grado di lottare per una maglia. Insomma la Juve per noi c’è!

Lazio, voto 6. Luis Alberto, con la sua sagacia tattica e il suo estro, non si sostituisce facilmente. Felipe Anderson non era su quei livelli, ma poteva ancora tornare utile. Immobile aveva probabilmente dato già tutto alla causa biancoceleste ed era giusto provare una carta nuova davanti, come Dia. Gli altri arrivi sono nomi discreti che non solleticano la fantasia dei tifosi, anche se Noslin, dopo la buona stagione a Verona, potrebbe non essere una semplice scommessa. Insomma il miglior acquisto deve essere Baroni, il nuovo tecnico che dovrà saper trarre il meglio da questo gruppo.

Milan, voto 6,5. Nessuna partenza eccellente ma i nuovi saranno in grado di far fare il salto di qualità che serve per proiettare i rossoneri nelle lotta scudetto? Morata è un buon centravanti ma nelle precedenti esperienze nel nostro campionato non ha mai avuto numeri da top player. Fofana, Emerson e Pavlovic sono scommesse più che certezze. Per Fonseca ci sarà da lavorare e i 2 punti in tre gare di campionato paiono confermarlo.

Napoli, voto 7,5. Una perdita importante, Zielinski, molti arrivi interessanti: su tutti ci piace molto Neres, subito autore di un assist per Anguissa nella gara vinta in zona Cesarini contro il Parma. Partita in cui la ribalta però se l’è presa Lukaku, il centravanti che il tecnico Conte conosce benissimo dai tempi dell’Inter e che si è presentato ai suoi tifosi subito col gol. E poi ancora Buongiorno, McTominay, Spinazzola, giocatori di spessore. Nota stonata il caso Osimhen, al momento fuori dal progetto partenopeo e non ancora accasatosi altrove. Speriamo non in Arabia: a 25 anni e con la sua classe è presto per pensare alla pensione dorata dei petrodollari.

Roma, voto 6,5. Partono Lukaku, Abraham e Aouar, su tutti. Però gli innesti del giovane Soule’, distintosi nella passata stagione nelle file del Frosinone, e dell’ucraino Dovbyk, attore protagonista della cavalcata che ha portato per la prima volta il Girona in Champions League, possono spostare l’asticella delle ambizioni verso l’alto. Grazie anche al vero colpo di mercato, che poi è semplicemente una conferma: Paulo Dybala. Lui ha detto no a una montagna di soldi per rimanere alla Roma, infiammando i tifosi con un attaccamento alla maglia che resta forse la più bella pagina scritta in questo calciomercato estivo. Ha prevalso il cuore, chi ama il calcio ascolta soprattutto quello.