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“Quando un uomo con la pistola incontra un uomo col fucile, quello con la pistola è un uomo morto”. La famosa battuta di Un pugno di dollari spiega alla perfezione quanto successo nella gara del Palarinaldi tra il Basket Roma e San Salvatore Selargius, vinta dalla squadra sarda per 57-72, con le padrone di casa che, nonostante una gara generosa e non priva di buoni spunti, hanno dovuto inchinarsi alla precisione al tiro di Ceccarelli e compagne. Mai come in questo caso i numeri spiegano l’andamento della gara: Roma ha tirato nove volte più di Selargius, ma ha segnato solo 21 canestri su 61 tentativi (34%) contro il 28 su 52 (54%) delle avversarie. Ancora più evidente il differenziale al tiro pesante, con Roma ferma a cinque centri su 23 tentativi, mentre Selargius ha fatto registrare un eccellente 9/17, compreso l’arcobaleno di Granzotto da metà campo sulla sirena del terzo quarto. Selargius, giunta con oggi alla quarta vittoria consecutiva, ha confermato le ottime referenze evidenziate nell’ultimo mese del campionato. È una squadra ben costruita ed ottimamente allenata quella di coach Righi, con le giocatrici giuste al posto giusto: Granzotto in cabina di regia in grado di innescare Pavrette sui pick and roll ma anche di ribaltare verso le letali conclusioni dall’arco di Ceccarelli e Mura. Il tutto unito ad una grande solidità mentale ed abitudine a questo tipo di partite: le sarde hanno presoil comando delle operazioni sin dai primi possessi e non lo hanno mai ceduto sino alla sirena finale, e quando Roma si è riavvicinata, l’ultima volta nell’ultimo quarto sul -5, ha sempre trovato la giocata risolutiva: lo skip pass per la tripla dall’angolo, il rimbalzo d’attacco di Pavrette, il fallo speso per rompere il ritmo alle avversarie. Roma ha comunque mostrato progressi rispetto alle ultime uscite, anzitutto nell’atteggiamento in campo, sempre propositivo nonostante la giornata non esaltante al tiro, con una notevole riduzione delle palle perse, una maggiore pulizia nell’esecuzione dei giochi e a tratti una buona aggressività in difesa che ha fruttato ben 15 palle recuperate. Tutti spunti su cui coach Bongiorno e il suo staff potranno lavorare nel prosieguo della stagione, con l’obiettivo di contribuire alla crescita complessiva di un gruppo che ha caratteristiche diverse da quelle di tutte le altre squadre del campionato, che deve scontare un gap di esperienza a questi livelli ma che prima o poi, finito il noviziato, riuscirà a scaricare sul parquet le sue non poche qualità tecniche e fisiche. Roma rimane ancora bloccata, con una sola vittoria e sei sconfitte, all’ultimo posto di una classifica comunque molto corta, con sei squadre racchiuse in due punti, mentre Selargius bussa ai piani alti della classifica e sabato prossimo, nell’impegno interno contro Torino, cercherà di consolidare la propria candidatura ad un piazzamento playoff.
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