20 Settembre 2024

Calcio. Apice – Scafatese 2-3

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Quelle coronarie dei tifosi della Scafatese, già temprate nel tempo da una maglia di colore giallobleu e messe ancora una volta sotto stress non più di tre giorni fa, subiscono un altro ulteriore colpo letale nel piovoso mercoledì di inizio novembre in cui, sul campo di Apice, i canarini ribaltano in pieno recupero il doppio svantaggio maturato nella prima ora di gioco.
Turno infrasettimanale arduo per gli uomini di Muro che, dopo la vittoria casalinga col Calpazio, conferma in toto gli undici titolari, mentre dall’altro lato Mister Facchino continua a puntare sulle sgroppate di Barbosa, tra i più in forma del campionato in questa fase della stagione.
Sul perfetto prato in sintetico del Perriello – Zampelli nella prima frazione sono i padroni di casa a spingere subito sull’acceleratore alzando il baricentro, ma le due occasioni migliori iniziali capitano invece alla Scafatese, entrambe marcate Siciliano: l’attaccante giallobleu si rende pericoloso prima in ripartenza (grande risposta dell’estremo difensore casalingo) e poi con il classico destro a giro che, al minuto 31, va a infrangersi sulla traversa interna; la legge del calcio non perdona e sul ribaltamento di fronte, senza che il pallone sia nemmeno uscito fuori dopo il legno colpito, l’Apice passa in vantaggio: fuga di Pepe sulla sinistra e imbeccata per Giuseppe Nardone che insacca l’1-0.
Nella ripresa Muro inserisce Cinque per provare a dare più peso al settore offensivo ma a passare sono nuovamente i padroni di casa che al 62′ raddoppiano con Vergara. Potrebbe essere la mazzata definitiva per la Scafatese che però, nonostante lo schiaffo subito, non si disunisce e rientra in partita appena due minuti dopo con la zampata vincente di Labriola che riaccende le speranze.
A questo punto i canarini iniziano a crederci, Tedesco spostato definitivamente sul lato destro crea scompiglio tra le linee locali e al 67′ serve in mezzo Cinque che viene anticipato; successivamente ci provano ancora Cinque con un sinistro parato da Possemato e Masullo con un fendente di poco a lato, mentre dall’altro lato del campo Barbosa viene ammonito per simulazione dopo un dubbio scontro in area causando l’ira della panchina sannita. Il tecnico canarino ci crede e decide di giocare la carta Arciello per dare maggiori imprevedibilità e incisività negli ultimi 16 metri e l’attaccante ringrazia pareggiando al minuto 83 con un destro velenosissimo dal limite che lascia di stucco il portiere e fa esplodere il gremitissimo settore ospiti. A questo punto l’inerzia è tutta giallobleu e al 93′ un netto tocco di mano all’interno dell’area costringe il direttore di gara a concedere il penalty; la tensione si taglia a fette ma il Puma Tedesco mostra ancora una volta tutta la sua freddezza mettendo a segno la rete del definitivo 2-3, la sua undicesima in campionato e tredicesima stagionale.
Continua a scendere la pioggia al Perriello Zampelli ma nel settore ospiti non se ne accorge più nessuno: una Scafatese a tratti epica e mitologica scrive un’altra pagina esaltante della sua storia dando un tocco di colore a un pomeriggio che a un certo punto aveva preso tonalità grigie. Domenica i canarini torneranno in campo al Giovanni Vitiello per affrontare il Castel San Giorgio.