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In una bella domenica di inizio ottobre una strepitosa e frizzante Scafatese batte di misura il Costa D’Amalfi, fino a oggi ancora a punteggio pieno, e apre nel migliore dei modi l’era Ciro Muro, con una vittoria convincente sotto il profilo del gioco.
Con il vento in poppa derivante da 4 vittorie consecutive in 4 partite di campionato Proto si presenta a Scafati confermando il 3-5-2 con la coppia offensiva formata da Cappiello e dall’ex Tagliamonte, mentre dall’altro lato del campo Ciro Muro sceglie per il suo esordio in giallobleu il 4-3-3 con Solombrino tra i pali, difesa con Visconti, Pagano, Trezza e Masullo, tris di centrocampo con Cavaliere, Viscovich e Pietroluongo e tridente offensivo con Labriola e Gautieri esterni a sostegno di Tedesco falso nueve.
Sul prato del Vitiello va in scena fin dall’inizio una gara dai ritmi serrati, anche se per aspettare la prima vera palla gol bisogna attendere il minuto numero 19 quando la compagine canarina, facendo alzare fino alla linea di centrocampo la difesa avversaria, inscena uno schema da applausi che premia l’inserimento di Gautieri, lesto a scattare in posizione regolare ma un po’ meno lucido nel colpire a tu per tu con Manzi; la prima frazione va via così, con non tante azioni salienti ma con una Scafatese che minuto dopo minuto appare sempre più convincente e comincia a trascinare il numeroso pubblico del Vitiello.
La ripresa si apre con il primo brivido sulla schiena della retroguardia locale a seguito di un calcio d’angolo, ma è solo un sussulto perché la Scafatese continua a macinare gioco: al 53′ è da capogiro l’aggancio volante di Gautieri che con un solo tocco elude l’intervento dell’esterno avversario e, contestualmente, si ritrova lanciato verso l’area pronto a servire per Tedesco che insacca, ma la bandierina alta del primo assistente strozza l’urlo dello stadio.
L’ex Tagliamonte chiede il cambio al 60′ per crampi e Proto fa entrare Apicella che, dopo soli 40 secondi di gioco, si mette in mostra con un sinistro incrociato che va fuori di poco; gli uomini di Muro non abbassano i ritmi del motore e aumentano ancora di più il forcing offensivo, sfiorando il vantaggio in due occasioni al 65′ con la sforbiciata di Labriola, bloccata da Manzi, e al 66′ quando un cross di sinistro di Masullo rischia di trasformarsi in un pericoloso tiro che per poco non prende in pieno lo specchio della porta costiera. Il gol è nell’area e arriva esattamente un minuto dopo: dalla destra Masullo fa partire un fendente mancino tagliato, si accende una mischia all’interno dell’area di rigore e il Puma Tedesco trova la zampata decisiva che apre finalmente la porta di Manzi, fa esplodere il Vitiello e vale il vantaggio canarino.
Galvanizzata ancora di più dalla rete segnata la Scafatese comincia a camminare sul velluto e va a un solo passo dal pareggio al 70′ quando un sempre propositivo Gautieri imbecca in posizione regolare Labriola che ha il tempo per aggiustare la mira ma non riesce a superare Manzi, bravissimo a respingere.
Muro cambia il volto alla sua creatura inserendo Panico per Pietroluongo, Canale per Labriola e Esposito per Viscovich, e i cambi regalano ai canarini ancora linfa e permettono di arrivare al 90′ senza lasciare nemmeno un’occasione da rete agli ospiti. Con l’ingresso di Siciliano la Scafatese riesce anche a gestire meglio il possesso nei 7 minuti di recupero e il triplice fischio finale infligge al Costa D’Amalfi il primo sgambetto stagionale mentre per la Scafatese vale non solo la terza vittoria interna ma può risultare anche un crocevia importante per ritrovare consapevolezza e determinazione.
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