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Terminati i lavori di adeguamento dei sette chilometri di via Tiburtina, dall’incrocio con via di Ponte Mammolo fino alla nuova rotatoria di via Marco Simone. L’intervento, dopo diciannove anni, è stato finalmente concluso. Nel giro di poco meno di due anni, la Giunta Gualtieri, con il contributo della Soprintendenza Speciale di Roma, è riuscita a concludere un’opera che rischiava di diventare un’incompiuta, risolvendo anche i problemi di traffico che gravavano a causa del cantiere. La conclusione dell’opera riveste un ruolo importante anche per l’inizio della Ryder Cup di golf, il terzo evento sportivo più seguito al mondo in televisione dopo le Olimpiadi e i mondiali di calcio, in programma a partire dal prossimo 25 settembre sul campo Marco Simone nel comune di Guidonia.
A inaugurare via Tiburtina, il Sindaco di Roma Capitale Roberto Gualtieri con l’Assessore ai Lavori pubblici Ornella Segnalini, il Soprintendente Speciale di Roma Daniela Porro, il Presidente del Municipio IV Massimiliano Umberti e il Direttore Generale del progetto Ryder Cup 2023 Giampaolo Montali.
I lavori hanno riguardato l’allargamento della consolare romana da una a tre corsie per senso di marcia (di cui una riservata al trasporto pubblico) fino al Gra, e l’allargamento a due corsie nell’ultima tratta, inferiore a due chilometri, fino all’incrocio con via Marco Simone. Il costo complessivo è stato di 84 milioni di euro.
Fin dalla fase di aggiudicazione l’intervento ha subito forti rallentamenti. Viene, infatti, approvato nel 2004 (Giunta Veltroni), per poi essere appaltato nel 2009 (Giunta Alemanno) con sostanziali modifiche che hanno ritardato l’avvio dei lavori. Da novembre 2021 il Dipartimento Csimu di Roma Capitale ha dato un forte impulso alle lavorazioni, realizzando il nuovo ponte sul Fosso di Pratolungo ed eseguendo ex novo la tratta T4 (da via Settecamini/Casal Bianco a via Marco Simone), inclusa la grande rotatoria Marco Simone. Durante gli ultimi 22 mesi sono stati rinvenuti diversi reperti archeologici che hanno reso necessario trovare delle soluzioni esecutive in collaborazione con la Soprintendenza Speciale di Roma. Si è lavorato in soggezione di traffico con conseguenti rallentamenti nei tempi di realizzazione. Superate tutte le criticità riscontrate è stato possibile concludere i lavori, aprendo alla circolazione nei tempi annunciati.
I ritrovamenti archeologici
Lungo il tracciato della Tiburtina sono state rinvenute importanti evidenze archeologiche relative al percorso dell’antica via consolare tra il V e il IX miglio. Gli scavi, con la direzione scientifica della Soprintendenza Speciale di Roma, hanno portato alla luce molti rinvenimenti: i più significativi sono quelli in corrispondenza del fosso di Pratolungo, dove sono stati trovati i resti di due ponti che dall’epoca romana ebbero una continuità fino all’età moderna. I due ponti – uno di età imperiale di cui rimangono i grossi conci di travertino di una delle arcate sul lato occidentale del Fosso, lato Roma, e l’altro di età repubblicana (fine III-II sec. a.C.), lato Guidonia – hanno restituito anche la posizione del tracciato dell’asse viario antico che corrispondeva solo in pochi punti a quello moderno. Gli scavi hanno portato al rinvenimento anche di reperti a carattere funerario, come tombe e resti spoliati di monumenti funerari, tracce dell’antico basolato che verranno ricollocate in corrispondenza del tracciato e un cippo miliario già oggetto di delocalizzazione e riallocazione. È prevista la pubblicazione delle principali scoperte da parte della Soprintendenza Speciale di Roma Archeologia Belle Arti e Paesaggio.
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