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A Roma non serve una politica dei grandi eventi circoscritti al centro, come sostiene l’assessore Onorato in relazione alle polemiche seguite al concerto di Travis Scott al Circo Massimo.
È necessario, invece, moltiplicare l’offerta culturale nei territori, nell’ottica di una città dei 15 minuti, programmare spettacoli gratuiti in ogni quartiere, soprattutto nelle periferie, da offrire a chi in estate non può neanche recarsi qualche giorno fuori Roma.
La politica dei grandi eventi localizzati al centro di Roma, per attrarre soprattutto turisti, consuma e mercifica la città storica senza avere ricadute positive sui territori e per i cittadini.
La capitale è estesa e c’è le possibilità di diversificare, utilizzando anche spazi pubblici fuori dal centro per grandi eventi e concerti eccezionali che richiamano un’afflusso straordinario di pubblico. Delocalizzare l’offerta culturale è anche un’opportunità in più per moltiplicare i servizi e gli interventi di manutenzione nelle periferie.
Lo dichiarano i consiglieri capitolini Michela Cicculli e Alessandro Luparelli del Gruppo Sinistra Civica Ecologista
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