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“Per me quel ragazzo è un mostro e deve pagare. Tra dieci anni non voglio rivederlo libero”.
Non si dà pace Gennaro Carbisiero, primo dei cinque fratelli tra cui il 19enne Davide, ucciso con un colpo di pistola in una sala slot di Cesa (Caserta).
“Davide mi aiutava nei miei negozi”, ricorda con emozione il 30enne Gennaro, che è titolare di diverse attività tra ristoranti e negozi di abbigliamento con il brand ‘Gegè’ tra Frattamaggiore e Napoli. “Era un bravo ragazzo che non ha mai avuto problemi con la giustizia, poi domenica mattina si è trovato di fronte quel mostro, che peraltro conosceva, e che girava con la pistola, perchè forse si credeva di essere qualcuno che non era. E me l’ha ucciso, a pochi giorni dal mio matrimonio”. Gennaro dovrebbe sposarsi tra un mese ma ora la testa è altrove. “Penso a mio fratello ammazzato e a mia madre distrutta dal dolore, ma una cosa voglio ribadirla: la giustizia deve fare il suo corso, e deve dare una condanna pesante a quell’essere che mi ha tolto mio fratello”.
La famiglia di Davide domani, tramite il legale Enzo Spina, sarà presente all’autopsia.